Dal 2018 una grande attenzione è stata posta alla qualità dell’ambiente e al miglioramento dei servizi di manutenzione ad esso connessi: la scelta più importante è stata svolta per affidare a S.a.ba.r. – società partecipata dai Comuni della Bassa Reggiana – i servizi manutentivi comunali, attraverso la tutela degli spazi pubblici e degli edifici comunali e del decoro del patrimonio pubblico. Accanto ad essa, un ruolo importante è stato svolto dal volontariato Auser che si è fortemente impegnato per rendere più vivibili i nostri abitati e i nostri servizi e che intendiamo continuare ad incentivare e premiare.
L’attività di S.a.ba.r. si è concretizzata anche nell’affidamento in house providing dell’efficientamento energetico dell’illuminazione pubblica e della sua gestione. Un progetto importante avviato nel 2019, rivelatosi indispensabile ai tempi della crisi energetica che stiamo vivendo, che ha portato al completo rinnovamento di tutta l’illuminazione pubblica - 1.400 punti luce installati - , oggi completamente a tecnologia LED. Questo intervento ha consentito di ottenere economie di spesa nel bilancio comunale da investire nel miglioramento della qualità della vita dei brescellesi, che si traducono anche negli estendimenti della pubblica illuminazione in corso di realizzazione nelle zone ancora non servite.
Sempre nell’ambito dell’efficientamento energetico, si è dato avvio un programma di sostituzione degli impianti termici comunali, che intendiamo portare avanti anche negli anni futuri, sostituendo gli impianti obsoleti ed installando sistemi di ultima generazione e di classe energetica performante. Negli edifici che ospitano servizi collettivi, quali la biblioteca comunale ed il Centro Culturale San Benedetto, le palestre e il circolo tennis abbiamo investito risorse per l’efficientamento degli impianti di illuminazione interna; è pertanto necessario proseguire in questa direzione e completare l’opera anche negli altri edifici comunali.
Ma lo sforzo per costruire un futuro sostenibile si è sostanziato anche in investimenti su servizi più ecologici: dalla realizzazione delle Casette dell’Acqua Pubblica anche nelle frazioni, alla consegna di borracce agli studenti in collaborazione con le aziende del territorio; dall’installazione di erogatori di acqua nelle scuole, alla prossima dotazione di ulteriori erogatori negli edifici pubblici insieme agli asciugamani elettrici. Interventi resi possibili, anche grazie all’aggiudicazione di due bandi Atersir.
La grande sfida che nei prossimi anni si propone riguarda la capacità di sviluppare un sistema economico, sociale e relazionale pienamente sostenibile.
Con la propulsione degli ultimi anni verso la transizione ecologica, promossa dalla Comunità Europea e concretizzatasi in Italia nel PNRR, le energie pulite e la relativa rivoluzione del nostro modello di consumo sono inevitabili. Ecco perché intendiamo favorire e promuovere le comunità energetiche sul modello di un insieme di cittadini e/o imprese in libera associazione che attraverso un accordo formale realizzano e mettono in opera le infrastrutture energetiche necessarie per produrre energia pulita da fonti rinnovabili, per favorirne l’utilizzo localizzato all’interno della stessa comunità, riducendo la richiesta alla rete “ordinaria”. Questo incontro di realtà anche molto diverse tra loro, dà la possibilità di unire le forze e dà accesso anche ai privati cittadini a spazi e risorse che, singolarmente, sarebbero inaccessibili. Inoltre, permette a comunità (cittadine o rurali) di costruire una rete informale di relazioni, un tessuto sociale, che incentiva tutta una serie di connessioni.
La risorsa rappresentata dalle aree golenali dell’Enza e del Po va certamente valorizzata, attraverso la gestione pubblica delle cave “Enza Morta” e “Foce Enza”, ripristinando e mettendo in sicurezza le aree che possono essere destinate a pic-nic e barbecue, in stretta collaborazione con le associazioni locali che già hanno avanzato proposte al riguardo. Queste aree potranno integrarsi con piazzole di sosta dove poter sviluppare attività di food-truck, soprattutto nei momenti di maggiore affluenza di cittadini e turisti all’area golenale.
Attraverso il consolidamento spondale del torrente Enza, già concordato con AIPO, si potrà procedere da un lato al rifacimento dell’approdo per piccole imbarcazioni da diporto e, dall’altro, al consolidamento e rifacimento della pista ciclabile che attraversa la golena per collegarsi con il sistema ciclabile che attraversa la bassa reggiana e la bassa parmense.
Le aree golenali costituiscono un fattore vitale per la comunità brescellese; dopo lunghi anni di ostacoli burocratici, oggi sussistono le condizioni per un ripristino dell’attività del “Lido Enza” per funzioni di ristorazione
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